Ieri pomeriggio si è conclusa la due giorni del XVII Forum sul Patrimonio Marittimo Mediterraneo, la manifestazione organizzata dall'Associazione dei Musei Marittimi del Mediterraneo e ospitata quest'anno dal Museo della Marineria "Washington Patrignani" di Pesaro.
Durante la prima sessione del Forum, svoltasi nella giornata di sabato a Gabicce Mare, sono state illustrate le iniziative di alcuni musei che stanno sviluppando specifici progetti in campo turistico-culturale. Tra le proposte presentate c'era anche quella di collaborazione tra il Museo Archeologico del Territorio di Cupra Marittima e l'Antiquarium di Castrum Truentinum di Martinsicuro, un'iniziativa partita dal comune marchigiano, ma che ha trovato subito pieno appoggio da parte dell'amministrazione truentina. La relazione del progetto, dal titolo "Dal mare, per mare. Un gemellaggio moderno per due centri antichi: Cupra Maritima e Castrum Truentinum", è stata a cura di Giovanni Ciarrocchi dell'Archeoclub di Cupra, con il contributo di Pasquale Tucci, presidente dell'Archeoclub di Martinsicuro.
Di questo gemellaggio se ne era già iniziato a parlare l'estate scorsa durante la presentazione del nuovo quaderno del Museo della Marineria di Pesaro, che ha avuto luogo all'interno del cortile del museo archeologico di Cupra Marittima, alla presenza di Maria Lucia De Nicolò, direttrice del museo di Pesaro. Se ne è continuato a parlare nei mesi successivi sulla stampa locale ([1] e [2]), come parte di un più ampio quadro di collaborazione tra le amministrazioni di Cupra e Martinsicuro, avente lo scopo di valorizzare in maniera reciproca le realtà turistiche e culturali delle due città. Nello specifico, il progetto esposto nel corso del Forum prevede di collegare i due centri con un'imbarcazione eco-sostenibile, offrendo così un diverso modo di godere delle bellezze paesaggistiche delle coste abruzzesi e marchigiane, e nel contempo l'occasione per effettuare delle soste volte ad approfondire gli aspetti storici, archeologici e architettonici dell'offerta turistica, nonchè ad apprezzare le tipicità enogastronomiche del Marcuzzo. Una proposta originale e molto interessante che ci si augura possa presto essere realizzata.
Alessandro Tucci